La solita distrazione, attento, concentrati! Quante volte ripetiamo queste parole agli studenti, ai più piccoli a casa, ma anche a noi stessi?
Cosa c’è dietro la difficoltà dei nostri ragazzi e nostra a stare attenti?
La parola “attenzione” può avere molti significati, ma indica quei meccanismi cerebrali che ci permettono di decodificare i segnali, i pensieri o le azioni più importanti, e contemporaneamente di ignorare tutto ciò che è irrilevante in quel momento.
Durante una lezione a scuola o una conversazione che ci coinvolge mettiamo in atto l’attenzione volontaria, ovvero la capacità di concentrarsi deliberatamente su qualcosa, sfruttando così la capacità detta dagli psicologi “effetto cocktail-party”, che si riferisce alla capacità di concentrarsi su una singola conversazione in un ambiente rumoroso e confuso, ignorandone altre.
Ma questo non basta, perché possiamo essere rapiti da un distrattore Sonoro o Visivo, olfattivo o tattile, per attivare l’attenzione riflessiva, cioè quando qualcosa attrae la nostra attenzione.
Anche solo il sentire il nostro nome può essere un elemento di distrazione, gli scienziati hanno riscontrato che il cervello percepisce informazioni ad alta priorità, come ad esempio il proprio nome, anche quando questo giunge all’orecchio in maniera impercettibile.
La distrazione visiva può essere anche attivata dalla nostra capacità di vedere qualcosa con la coda dell’occhio, questa differisce dall’attenzione esplicita, che implica uno spostamento dello sguardo verso una direzione specifica.
In qualche modo il cervello può essere ingannato, sia nel verso dell’attenzione, che in quello della distrazione, come ci piace evidenziare in questa pagina tratta da “Pensa come Sherlock Holmes”.
I prestigiatori sono dei maestri d’inganno, loro sanno benissimo che le persone tendono a seguire lo sguardo degli altri, un fenomeno chiamato come attenzione congiunta, questa capacità a loro serve per deviare l’attenzione del pubblico dalle manovre che stanno eseguendo.
GIOCO DI PRESTIGIO, TRUCCO DELLA MENTE
Materiali: 4 scatole di fiammiferi, una piena di fiammiferi le altre tre vuote
Ponete tre scatole di fiammiferi davanti lo spettatore
Scuotere ogni contenitore dimostrando che due non emettono nessun rumore perché vuoti, mentre il terzo, una volta mosso risulta pieno di fiammiferi. Chiedendo massima attenzione da parte degli spettatori cominciate a spostare e cambiare la posizione delle scatolette in maniera non troppo rapida.
Chiedetegli ora di indicare la scatola piena con un dito, dopodiché sollevatela e scuotetela, ma questa non emetterà nessun suono, mentre quella che voi scuoterete farà rumore.
Il trucco: In realtà tutte le scatole in vista non contengono alcun fiammifero. Solo voi potrete decidere quale scatola far suonare. Ma come? Dentro la manica della vostra mano destra dovrete legare una scatola piena di fiammiferi con un elastico.
Usate la mano sinistra, per scuotere la scatola scelta dallo spettatore . Con la mano sinistra scuoterete anche la scatola centrale, mentre la terza con la mano destra e sarà quella che farà rumore.
Per fare ciò distraete l’ATTENZIONE dello spettatore ponendogli delle domande come: “ma come, anche sta volta non sei stato attento!?” Possibilmente guardandolo negli occhi.
E ricordate che tra il “suono” delle due scatole vuote e quella “piena” è fondamentale lasciar passare qualche secondo.
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