Cos’è la logica se non quella disciplina che studia le forme del ragionamento corretto, proprio per questa sua natura la logica è stata nel tempo impiegata in ambito filosofico, psicologico, matematico, letterario, informatico. Nel libro Allenamente abbiamo dedicato un capitolo a come allenare le capacità deduttive del cervello con i giochi di logica. Questo mia riflessione potrà sicuramente darvi strumenti ulteriori per lavorare nell’ambito dell’apprendimento ludico, ma potrebbe essere anche vista in modo trasversale con riferimento alle competenze da acquisire.
In realtà la logica prende in considerazione questioni e domande di tipo universale, non necessariamente legate ad un spazio circoscritto, ma ambisce anzi ad indagine il più possibile interdisciplinare, basata sulla triade ipotesi-dimostrazioni-conclusioni.
Durante la Conferenza Ludica, che tengo per i bambini e ragazzi, è sempre più evidente come ci si possa appassionare al ragionamento attraverso la pratica del gioco.
Possiamo definire i giochi di logica, i giochi che non hanno tra le variabili il caso o la fortuna, quindi non utilizzano strumenti come i dadi o le carte, ma che pongono i giocatori di fronte ad un’analisi della situazione ed una ricerca della soluzione della mossa migliore possibile da effettuare. In realtà anche in questi giochi esiste l’elemento casuale che sta proprio nell’essere umano, cioè nel possibile errore che può influenzare una partita, cosa di cui è sicuramente consapevole Sherlock, uno dei nostri Geni Allenamente.
Alcuni di questi giochi di logica possono essere da stimolo per approfondimenti in ambito matematico ed economico, come HEX del premio nobel John Nash, altri possono stimolare approfondimenti storici, come il giapponese GO-MOKU, o il classico IN FILA PER QUATTRO. Tutti comunque rispondono ad una classificazione precisa e soprattutto contengono alcune caratteristiche precise, informazione perfetta, profondità, chiarezza, drammaticità e risolutezza.
Per informazione perfetta si intende la condizione che vede il giocatore a conoscenza completa della situazione attuale sul tavoliere.
La profondità è invece relativa alla capacità di giocare a livelli differenti di bravura, un gioco non dovrebbe essere immediatamente risolvibile, la ricerca della mossa migliore dovrebbe essere uno stimolo al miglioramento del giocatore.
La chiarezza rappresenta la capacità di una persona di intelligenza media, di trovare una soluzione rispetto alla mossa migliore da utilizzare in un determinato momento, ed il tutto senza anni di studio.
La drammaticità è riferita alla possibilità di un giocatore di recuperare da una posizione di svantaggio.
In ultimo la risolutezza, che potremo vedere quasi come bilanciamento della drammaticità, è infatti la condizione che pone uno dei giocatori, alla fine del gioco, di avere un vantaggio irrecuperabile.
Tutte queste caratteristiche sono insite nei giochi di logica miscelate in quantità differenti, ed è proprio questo equilibrio che rende un gioco differente da un altro e li rende utili per un allenamento costante del nostro cervello, un viaggio con spunti di riflessione per alcune dimostrazioni pratiche da potere fare anche a scuola.
No Comments