Il grande genio Leonardo da Vinci, 500 anni fa, scriveva e disegnava tutto ciò che lo incuriosiva su centinaia di fogli, prendeva appunti, contemporaneamente anche su tre, quattro argomenti diversi. Lo scultore milanese Pompeo Leoni decise di raccogliere alcuni di questi fogli e dividendoli in due grandi gruppi a seconda cosa trattassero li rilegò in quelli che oggi conosciamo come Codice Atlantico e la collezione di Windsor Collection, e tanti altri sono i Codici Leonardeschi arrivati ai nostri giorni.
Prendere appunti integrando testi e disegni è un metodo particolare di rielaborare e raccogliere idee e gli SKETCHCODEX, che proponiamo ai ragazzi, sono la nostra versione Allenamente dei Codex, un modo di creare annotazioni alla maniera di Leonardo ma in versione più moderna.
Generalmente noi tutti quando prendiamo appunti annotiamo frasi e parole chiavi una dopo l’altra realizzando un elenco di parole e frasi che dovrebbero riportarci agli argomenti ascoltati che hanno attratto la nostra attenzione. Ma quando riprendiamo gli appunti dopo qualche tempo, spesso capita che ricordiamo in parte o niente di ciò che abbiamo ascoltato, perché succede questo?
Perché abbiamo usato solo l’emisfero sinistro e non abbiamo applicato strategie adeguate per usare entrambi gli emisferi. Creare connessioni tra i due emisferi è una condizione necessaria per “potenziare il cervello”, non ci stancheremo mai di evidenziarlo, come abbiamo fatto giocando con i Genius come Leonardo, Sherlock o Einstein.
Per superare questo semplice limite, si deve imparare ad integrare testo e grafica rappresentando il proprio pensiero, un primo passo per facilitare l’apertura dei cassetti della memoria e passare allo stesso tempo dalle classificazioni, proprie dell’emisfero sinistro, alla rappresentazione grafico artistica, propria dell’emisfero destro.
Nella costruzione di un SKETCHCODEX è bene precisare che i disegni non possono e non devono essere delle opere d’arte come quelle di Leonardo da Vinci, ma devono essere elementi stilizzati a cui affiancare testi brevi con riflessioni o parole chiave.
Possiamo utilizzare più modi per disegnare, sopratutto per chi non pensa di avere capacità grafiche, si può prendere spunto dagli emoticon con cui siamo soliti comunicare nei social, ma anche con i disegni che spesso incontriamo nei simboli stradali o nei cartelli informativi.
Proviamo ad esempio a fare questo esercizio di riscrittura, prendiamo una semplice frase e riscriviamola solo attraverso i simboli, allenandosi si può riuscire a riscrivere fiabe intere, anche perché con l’esperienza possiamo generare simboli, forme personali affinché i nostri appunti siano più impressi nella nostra corteccia cerebrale.
Leonardo da Vinci su ogni foglio annotava diverse e differenti informazioni, si poneva delle domande, ma quando gli appunti servono per lo studio di un argomento è bene imparare a ordinarli in modo logico, utilizzando frecce, numeri, linee per creare una sequenza leggibile, ancor di più se utilizziamo questo strumento anche per creare delle splendide mappe mentali.
Qui di seguito una proposta per allenarsi in modo semplice, attraverso la guida di una storia/narrazione.
SIMBOLICA-MENTE
Riscrivere una storia con i simboli
Leggere una storia, dividere la sequenza narrativa ed evidenziare con i ragazzi gli elementi che la compongono:
- personaggi
- ambientazione
- oggetti
- azioni
- emozioni
Per ogni elemento scegliere un simbolo, ad esempio:
il cattivo= uno scheletro
Il bosco = nuvolette verdi
Prima di iniziare il nostro lavoro di costruzione è necessario realizzare con ragazi più copie di tutti i simboli dei personaggi e dell’ambientazione.
Ora si può iniziare a riscrivere simbolicamente la storia, si riprende la narrazione suddivisa in sequenze e si prepara un cartoncino quadrato per ogni sequenza.
Si decide cosa inserire nel cartoncino rappresentando la storia semplicemente con i simboli, che verranno incollati e posizionati in maniera tale che chiunque possa riconoscere la storia e che il flusso narrativo sia chiaro e definito.
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