Da sempre per i giochi allenamente il mondo della scuola è uno riferimenti prioritari, con cui cerchiamo costantemente d’instaurare un rapporto di collaborazione e di ricerca. Il nostro è un osservatorio privilegiato, da cui emergono necessità e bisogni, e allo stesso tempo grandissime potenzialità e impegno, con la volontà costante di trovare strade innovative per favorire l’apprendimento dei ragazzi e bambini.
Il ruolo dei docenti è basilare in questo percorso di crescita, ne abbiamo avuto conferma durante i percorsi di formazione, sia quelli semplici e introduttivi come il Game Coach Allenamente, che quelli più strutturati, come quello dedicato alla Didattica per Competenze.
Ancora di più quest’inizio d’anno scolastico è una buona opportunità per riflettere e proporre idee, progettare percorsi e cercare strade per creare valore aggiunto nella didattica. Le CINQUE idee per una Scuola Allenamente nascono proprio in questo ambito di confronto, relazione e ricerca. Vogliono essere uno spunto per raccontare la scuola e la formazione che immaginiamo, con la centralità dell’alunno e l’autorevolezza del formatore, con una didattica che utilizzi, tra gli altri strumenti, il gioco e la narrazione.
IDEA 1 – CREARE IL CONTESTO DI APPRENDIMENTO
Ogni volta che incontriamo bambini, ragazzi e adulti per una Conferenza Ludica o un percorso formativo, sia in presenza che a distanza, i primi minuti sono dedicati alla creazione del contesto. Piccoli giochi rompighiaccio, narrazioni personali e racconti scientifici, s’intrecciano tra loro con ironia, divertimento e informazioni. In un tempo minimo si mette il cervello nelle migliori condizioni per apprendere, se la prima parte del percorso è lieve e coinvolgente, saremo tutti più disposti ad apprendere, approfondire e svolgere compiti sempre più complessi. Lo stesso può accadere nel quotidiano in classe, dedicando sempre del tempo alla formazione del gruppo, alla motivazione, all’incontro con giochi e storie. Non è mai un tempo “perso”, semmai è un tempo “guadagnato” che darà frutti inimmaginabili durante l’anno scolastico.
IDEA 2 – IMPARARE CON GIOIA
Capire, conoscere, che fatica! Se chiedessimo Leonardo da Vinci che cosa vuol dire imparare, ci risponderebbe con un sorriso e con una semplice frase: “Imparare significa vivere”, non poteva pensarla diversamente colui che aveva fatto della scoperta e dell’apprendimento il proprio piacere personale. Anche noi ne siamo convinti, imparare non deve essere una sofferenza, bensì una gioia. Il gioco, in questo senso, diventa uno strumento formidabile, a tutte le età e senza preclusioni. Il gioco è piacere, ma allo stesso tempo impegno, sacrificio, gestione della relazione, apprendimento. Il compito del formatore è quello di trovare attività adeguate al gruppo, al contesto culturale, all’età degli alunni.
IDEA 3 – LA RICERCA DEL METODO
Per rendere il nostro cervello attivo e predisposto a imparare è necessario costruire un metodo di lavoro. Non parliamo solo di un metodo di studio, ma anche di un atteggiamento particolare, di azioni che ripetute in modo organico possano rendere l’apprendimento migliore.
Lavoriamo con gli alunni facendo in modo che siano in grado di:
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Porre domande a se stesso e agli altri.
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Raccogliere informazioni e trasformarle in un’analisi teorica.
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Stimolare la curiosità e la creatività.
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Utilizzare i cinque sensi per conoscere il mondo circostante.
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Creare uno spazio fisico dove svolgere la propria attività.
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Trasformare la teoria nella pratica.
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Mettere in discussione le proprie idee.
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Essere disponibili a sbagliare.
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Trasformare gli errori in opportunità.
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Allenare in modo costante le proprie capacità mentali e le abilità fisiche.
Cercate giochi e attività che favoriscano queste azioni e poi parlatene con i bambini e i ragazzi, attivate un percorso di consapevolezza, in cui ognuno possa ri-conoscere se stesso.
IDEA 4 – GIOCARE CON GLI ERRORI
Non può esistere una scuola senza errori, ma alle stesso tempo può essere fondamentale trovare un nuovo approccio che non ponga l’errore come strumento di valutazione, ma lo trasformi in ricchezza e in fonte di apprendimento. Einstein diceva “Chi non ha mai commesso un errore non ha mai sperimentato nulla di nuovo”. Essere disposti a sbagliare significa anche essere pronti a provare e cercare nuove esperienze a costruire nuovi mondi. Ribaltare la funzione dell’errore nell’ambito della didattica diventa fondamentale, ma allo stesso tempo può essere complicato riuscire e mettere realmente in pratica questa trasformazione. In questo senso un grande aiuto lo troviamo nel mondo dei giochi, infatti quando giochiamo siamo disposti a rischiare l’errore, a metterci alla prova, ad accettare anche un possibile fallimento, e da questo ripartire per costruire altro. L’apprendimento attraverso il gioco avviene in modo progressivo, tramite un ciclo completo di tentativi e prove, che contengono una forte componente di errori, ma che consentono ai partecipanti di assimilare in modo concreto e profondo sia le regole che la loro applicazione.
IDEA 5 – ALLENARE IL CERVELLO
Uno degli approcci che più amiamo è la ricerca di modelli, di storie che possano narrare esperienze. Sherlock Holmes ci viene in aiuto con una frase che dovremmo costantemente fare nostra: “Non posso vivere se non faccio lavorare il cervello. Quale altro scopo c’è nella vita?” Fare lavorare il cervello significa tenerlo costantemente in allenamento, con una particolare attenzione a un paio di considerazioni:
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Non è sufficiente allenare il cervello ripetendo decine di volte un gioco di memoria, in questo caso saremo più bravi in quel singolo gioco, ma non è detto che la nostra memoria aumenti realmente. É necessario svolgere giochi e attività diverse, anche per potenziare le singole capacità del cervello, come la memoria, l’osservazione, l’attenzione, la logica.
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Come quando alleniamo i muscoli delle gambe per migliorare la corsa, cosa utile a tantissimi sport differenti, è fondamentale allenare le varie capacità del cervello in modo trasversale, anche con attività che spesso non hanno finalità specifiche rispetto all’apprendimento di una disciplina. Alleniamo il cervello alla memoria con dieci attività ludiche differenti, successivamente potremo utilizzare questo potenziamento, magari per ricordare meglio una lezione di Storia.
In questo Blog stiamo viaggiando insieme, autori e lettori, saremo felici di ospitare le vostre idee per una Scuola Allenamente, inviateci i commenti, moltiplichiamo gli spunti. Queste sono cinque idee che possono diventare dieci, venti, cento, un punto di partenza per una riflessione condivisa, che siamo certi si possa sviluppare su queste pagine.
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